mercoledì, marzo 10, 2010

Una mamma che non funziona

Sarà che sono stanca, che ho problemi al lavoro, che sono depressa, che leggo articoli bellissimi come quelli di Mammafelice sullo studio, ma ho la sensazione di aver sbagliato tutto come mamma.
Dopo l'ennesima sfuriata per un voto basso portato a casa da Giuseppe sono esplosa un'altra volta contro di lui. Motivo: semplicemente non ha voglia di studiare! Due paginette, dico due paginette sulle piante, lette e ripetute lunedì sera col papà, lette ieri sera con me e ripetute malissimo perchè senza impegno.
Le sue scuse: "ma sì..", "l'ho detto" (e non era vero!), "lasciami finire" (e poi non completava).
Allora sono esplosa di nuovo. L'ho fatto piangere, l'ho fatto sentire una m... e poi me l'ha ripetuta in 3 volte nel giro di 5 minuti. Ho ottenuto quello che volevo ma coi modi sbagliati. Che prezzo!
Giuseppe non è una peste, non è irrequieto, al contrario è un bambino sensibile, abbastanza tranquillo solo che vive nel suo mondo di giochi e non gli interessa la scuola se non per il fatto che incontra i suoi amici. Non va male, anzi finora è sempre rientrato nella media ma ultimamente sta abbassando il suo livello di qualità. Sarà che le cose cominciano ad essere più difficili (è in quarta elementare) e la voglia di impegnarsi sta diminuendo.
Mi dico sempre di avere pazienza, cerco sempre di trovare il modo più simpatico che fargli ricordare le cose (ieri ho adottato la tenica della visualizzazione per ricordare le parti di una pianta), ma poi mi sento presa in giro, non ha voglia di studiare, non è il suo metodo di studio... ma quale sarà?!
Quando le cose le fa giuste sono sempre disordinate, scritte coi piedi, colorte male! Non tratta bene nè libri nè quaderni, si dimentica di dare gli avvisi...
E le mie aspettative? Io mi sono fatta un esame di coscienza ed effettivamente mi piacerebbe che mio figlio fosse tra i primi della classe, che fosse curioso, di quella curiosità che ti permette di conoscere il mondo e di apprezzare anche le lezioni scolastiche (che effettivamente possono risultare una palla). Perchè mio figlio deve essere meno degli altri? Le capacità le ha, lo so, in molte occasione le dimostra!
Le insegnanti vogliono di più perchè "Giuseppe è un bambino molto intuitivo e capace... è un peccato!"



E io mi sento una mamma fallita... dove sbaglio?

10 commenti:

  1. Cara Lory... io penso che un po' tutte ci sentiamo così quando non troviamo vie d'uscita e ci lasciamo vincere dallo scoraggiamento e dalla fatica... e credimi, parlo con cognizione di causa... dobbiamo imparare a perdonarci gli errori fatti, cercare nuove strade e non pretendere la perfezione: non porta alla felicità... e poi è importante essere in due a camminare su questa strada, il sostegno del nostro compagno, la comunione d'idee, d'intenti; il confronto quotidiano, il cercare nuove soluzioni, è importantissimo! E sappi che non sei sola con queste domande, questi sentimenti... siamo tutte sulla stessa barca... proprio stamattina ho trovato questo post di KosenrufuMama: http://esterdaphne.blogspot.com/2010/02/il-senso-di-essere-madre.html ...cade proprio a fagiolo secondo me... se ti va leggilo (e leggi anche i commenti che sono stati lasciati)... forse ti sentirai meno sola e ti tornerà un po' di carica! Ti abbraccio (e se vuoi sfogarti, scrivimi pure! Ciao)

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  2. Secondo me ti sei già risposta da sola, tra le righe :D

    on è questione di fallimento (ma scherzi?!) come madre!
    Perchè mai dovresti aver fallito?

    Forse semplicemente, come dici, hai delle aspettative troppo alte: essere 'il primo della classe' è veramente così importante in quarta elementare?
    E perchè lo vorresti?
    Per lui o per te?

    Mi è piaciuta molto una tua frase:
    Giuseppe non è una peste, non è irrequieto, al contrario è un bambino sensibile, abbastanza tranquillo solo che vive nel suo mondo di giochi e non gli interessa la scuola se non per il fatto che incontra i suoi amici.

    Io penso dovresti essere fiera di te stessa, per questo risultato. Perchè hai un figlio sensibile e intelligente, che a 8 anni fa quello che tutti i bimbi della sua età dovrebbero fare come attività principale: giocare ed essere spensierato.

    La serenità e spensieratezza che gli hai regalato, saranno davvero, in futuro, una delle doti che lo aiuteranno ad essere 'il primo della classe', quando sarà il momento.

    Ti abbraccio!

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  3. Arrivo qui da un buzz di MammaFelice e mi permetto di commentare subito, perchè è un argomento su cui sto riflettendo da perecchio tempo (mi preparo per tempo, visto che il mio nano deve ancora compiere 3 anni, ma voglio avere tempo per informarmi il più possibile e raginare con calma).
    Forse l'unica cosa che cercherei di modificare in te è l'aspettativa: deve essere proprio il primo della classe? Se stesse nella media non andrebbe bene lo stesso?
    Poi non so, dovrò sbatterci il muso per sapere se l'ho pensata giusta, ma sto seguendo un blog di una mamma che pratica homeschooling e più la leggo più mi convinco che tutte le attività che lei fa per insegnare le cose ai suoi bambini io potrei prenderle come esempio per aiutare il mio quando dovrà studiare per la scuola. Cioè, non solo libri, ma disegni, schede, attività... in pratica studiare insieme, approfondire, come fosse un gioco, un'attività da fare insieme al rientro dalla scuola. Come se le lezioni del amttino fossero solo lo spunto per fare poi una ricerca e delle attività nel pomeriggio con la mamma... impegnativo e non sono sicura che sia il modo giusto, ma è un'idea che potresti valutare, visto che tu ci sei dentro e puoi capire subito se è fattibile davvero o meno. Visto che i bambini imparano più dal nostro esempio che da altro, ho pensato che se io per prima mi mostro entusiasta e davanti ai suoi occhi prendo in mano i libri e studio, lui potrebbe anche trovare meno pesante il dover studiare.

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  4. Ciao Lory, purtroppo non ho esperienza da mamma quindi non mi sento in pieno in grado di poter comprendere quello che stai passando. Ad ogni modo sono un'educatrice e lavoro principalmente come "insegnante di sostegno" e sono anche una sorella, che l'anno scorso si è fatta carico del "recupero scolastico" del fratellino che già in seconda media non voleva più saperne di studiare. Quello che ti posso dire è che è dura, non scoraggiarti, non sei tu a fallire è che un'attività come questa richiede molti molti e molti tentativi. Come se non bastasse se manca l'entusiasmo da parte tua non serve a niente (e comprendo che dopo ore di lavoro non sia facile tornare a casa e, oltre a dover supplire alle incombenze di casa, trovare l'entusiasmo per seguire scolasticamente tuo figlio). Da parte sua è normale volersi divertire ed è normale che ancora non abbia un suo metodo di studio, sta a noi appassionarlo ed incuriosirlo. Credo di capire il tuo senso di frustrazione, è proprio quello che ha caratterizzato l'esperienza con mio fratello (a differenza di quelle lavorative)..questo rende il tutto ancora più duro e non serve a nulla scaricare su di loro la nostra aspettativa o farli sentire inadeguati ad essa. Quello che serve è l'entusiasmo, l'essere noi stessi curiosi come vorremmo che loro lo fossero, l'amore nel seguirli in quello che fanno..da questo può nascere un approccio più positivo da parte loro. E' in loro stessi che deve nascere l'aspettativa di non volerci deludere ma, prima ancora, di non voler deludere loro stessi..non è la nostra aspettativa a doverli trascinare avanti. Invertire questo meccanismo non è semplice e richiede TAAANTO impegno e fatica, da parte di tutti.
    Per la mia esperienza ti posso dire che funziona..ora mio fratello è un ragazzino che dal "non c'è niente che mi interessa" ha scelto autonomamente la sua scuola superiore, interessandosi a fondo di quello che potevano offrirgli le varie opzioni..ti assicuro che questo stimolo (molto più dei voti nettamente migliorati) è quello che alla fine mi/ci ha ripagati. E' questo atteggiamento quello che vale, quello che spero lo accompagnerà per sempre, aiutandolo nelle sfide che dovrà affrontare nella vita..molto più dell'essere il primo della classe.
    Scusa sono stata prolissa e forse (non essendo mamma) anche inadeguata..

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  5. Lory sembra tu abbia descritto la mia situazione, solo al maschile...
    Non posso che abbracciarti.
    E trovare forza dagli splendidi messaggi che hai ricevuto!

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  6. Non posso sentire una mamma che dice di essere una mamma che non funziona! Io penso che tu ce la stia mettendo tutta, ed è questo che fa di una mamma una buona mamma. Forse ce ne metti un po' troppo, nel senso che vorresti che tuo figlio corrispondesse alle tue aspettative. Noi genitori dovremmo riuscire a fare un passo indietro e lasciare che i figli facciano i loro errori e da questi imparino. Sarà una tragedia se porta a casa una insufficenza? Capirà che ha studiato male, o troppo poco ... Fino a chè non scatta dentro di loro la curiosità di imparare o anche solo il desiderio di riuscire a scuola, i nostri sforzi per farli applicare saranno sempre estenuanti. E' giusto insegnare loro ad essere ordinati, precisi, compiere il loro dovere ... ma non lasciamoci condizionare dalle insegnanti che si aspettano di più, o dai nostri progetti per loro ... arriverà il loro momento!

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  7. Abbraccio di cuore tutte voi che con le vostre parole avete attenutato questo senso di frustrazione e di affatticamento. Il fatto di sapere di non essere la sola, di sentirvi vicine mi ha molto giovato.
    Mi spiace aver risposto un po' in ritardo.

    @Beta: corro subito a leggere l'articolo che mi hai indicato e ti ringrazio della tua disponibilità ad ascoltarmi.

    @MammaFelice: grazie di cuore, mi hai fatto sentire fiera di mio figlio.

    @Cipi: ti ringrazio per i consigli e le idee, proverò a metterle in pratica

    @Manu: mi hai confortato dicendomi che, come il tuo fratellino, anche il mio cucciolo troverà la sua strada. E non sei stata nè prolissa nè inadeguata anzi il punto di vista di un'educatrice è per me importante

    @Alchemilla: un abbraccio solidale anche a te.

    @Emanuela: hai ragione, non è una tragedia una insufficienza se da questa nasce la consapevolezza dell'errore.

    Grazie di nuovo a tutte!

    Lory

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  8. Passo di qua per caso, ma *devo* rispondere.
    Non sono una mamma, sono solo un'educatrice, ma penso comunque di poter dire la mia: l'importante è che lui sia felice. Deve capire che la scuola *serve*, ma devi essere tu la prima a ricordare che essere schiavi di un voto non serve a niente, tantomeno a quell'età. Riesce a star al passo con gli altri e a essere promosso? Basta!
    Stuzzica la sua curiosità in altri campi (la lettura, i film...), prima o poi sarà lui a trovare il piacere di sapere (e comunque, anche in quel momento, quasi sicuramente non sarà in tutte le materie: VA BENE COSÌ! Se fosse bravo in tutto sarebbe solo uno sterile robot!).
    Se vuoi aiutarlo, al massimo, aiutalo a trovare il suo metodo di studio ideale... punti di forza: ha una memoria visiva? Uditiva? Tattile? Musicale? Nel primo caso: schemi e immagini. Nel secondo: regalagli un piccolo registratore dove registrare la pagina da sapere e riascoltarla. Tattile: si impara più facilmente facendo riassunti, cioè scrivendo - o modellando, se la materia lo consente (alle medie, storia dell'arte, ad esempio). Musicale: studiare con la musica, diversa per ogni materia, può aiutare. Eccetera.
    Punti deboli: viene distratto più facilmente da suoni, oggetti, aspettative, musica, traffico, ...? Cerca di fare in modo che possa evitare quello che lo infastidisce.
    Ricorda, mai fare paragoni ("Tua sorella/tuo cugino/il figlio della mia collega è così bravo... e tu no!") e evita il più possibile gli spauracchi ("Se non studi verrai bocciato e perderai tutti i tuoi amici e non troverai mai lavoro e il mondo intero ti odierà e..."), cerca semmai di puntare al rinforzo positivo ("se riesci ad alzare di un voto storia porto al fast food te e un tuo amico e poi tutti al cinema!" "Studiare ti aiuta nella vita perché...").
    E niente tragedie per qualche insufficienza, nella paura si rende meno ;)

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  9. Grazie Robi,
    come educatrice il tuo aiuto mi risolleva.
    Terrò a cuore i tuoi suggerimenti.
    Grazie di nuovo.
    Lory

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